sabato 20 febbraio 2010



Presidio di protesta difornte alla Questura di lunedì 15.02.2010:
- Il S.I.A.P. ha fatto quanto era oggettivamente possibile!

I risultati:
- due articoli con il quotidiano La Stampa (di domenica 14 febbraio e di martedì 16 febbraio);
- un articolo con il periodico "La Guida" di venerdì 19 febbraio;
- due interviste al canale televisio "Primantenna" andate in onda lunedì 15 durante i TG delle ore 13.30 ed in replica la sera alle ore 19.00.

Questo è il nostro impegno per tutelare i tuoi diritti!

La Segreteria Provinciale

lunedì 15 febbraio 2010


Presidio di protesta del 15 febbraio 2010, dalle ore 12.00 alle ore 15.00 difronte alla Questura
Un primo bilancio:
- in data 14.02.2010 pubblicato, a pag. 56, su quotidiano "La Stampa" un ampio reportage che preannunciava l'evento;
- in data 15.02.2010 durante la manifestazione i Segretari Gargano dr. Michelangelo e Lauria dr. Luca hanno rilasciato un'ampia intervista alla TV Primantenna News, relativa ai motivi della protesta (andate in onda durante i TG delle ore 13.30 e 19.00);
- domani, 16.02.2010 verrà pubblicato un ulteriore articolo sul quotidiano "La Stampa".

Inoltre, nei prossimi giorni le interviste saranno pubblicate su "Facebook".

... quello che si può fare per tutelare i diritti della nostra categoria lo facciamo con passione ed onestà intellettuale...

La Segreteria Provinciale SIAP Cuneo

domenica 7 febbraio 2010


“Il 15 febbraio 2010 il “S.I.A.P.” protesta in Piazza

Caro/a collega,
il 15.02.2010 dalle ore 12.00 alle ore 15.00, una delegazione del “S.I.A.P.” rappresentativa di tutta la Provincia, terrà un presidio innanzi alla Questura per destare l’interesse dei mezzi d’informazione in ordine:
- alla carenza di mezzi e di risorse considerate le assegnazioni p.v. di coloro che hanno terminato i corsi di formazione. Al riguardo, è noto che la sola Questura di Cuneo ha una carenza organica di 60 unità, così come emblematiche sono le condizioni della Polizia delle Telecomunicazioni e Postale oltre a Distaccamenti della Polizia Stradale come quello di Ceva (con una carenza organica di circa il 50%). Presso il Settore di Polizia terrestre di Limone Piemonte, poi, sono in servizio 17 operatori rispetto ai 35 previsti dalla recente riorganizzazione ministeriale dei valichi di frontiera. In breve, per il mancato turn-over, ogni anno perdiamo circa dieci colleghi che non vengono sostituiti. In questo quadro di riferimento, non possiamo permetterci di svolgere dei compiti che non ci competono, come quello finora assicurato presso lo scalo aereo di Cuneo Levaldigi. Altrimenti, quello che è già successo presso la Divisione Anticrimine (ovvero ci sono più case di reclusione che Poliziotti impiegati per reprimere i reati in stretta collaborazione con il Magistrato di Sorveglianza e le altre istituzioni), si ripeterà e coinvolgerà anche la Squadra Mobile e la Digos (che oggi possono contare su poche unità operative prive di idonee autovetture), per non parlare dell’U.P.G.S.P. dove il Poliziotto di quartiere è attivo solo “virtualmente” e non si riesce a garantire due “Volanti” impegnate nel quadrante notturno.

- Alla attuale necessità d’istituire un posto fisso di Polizia presso lo scalo aereo di Cuneo Levaldigi da far gestire, così come avviene presso gli altri aeroporti, dalla Polizia di Frontiera aerea. In effetti, il processo d’internazionalizzazione dell’aeroporto in questione dovrebbe indurre le autorità competenti ad un adeguato potenziamento di risorse per garantire un efficiente e qualificato servizio di Polizia. Del resto, è stata di recente assegnata dall’Enac alla “Geac” una concessione “ventennale” per la gestione dell’aeroporto di Cuneo-Levaldigi che nel corso del 2009 ha superato l’obiettivo dei 100.000 passeggeri (mai raggiunto in precedenza) ed in tale scalo verranno effettuate, in estate, nuove rotte verso Palma di Maiorca (oltre a quelle già attive per Tirana, Bucarest, Bacau, Cluj Napoca, Londra e Cagliari).
Al riguardo, abbiamo già destato l’interesse del Ministero dell’Interno che a seguito di una nostra vertenza, con lettera prot. n. 557/RS/01/113/3320 datata 28.01.2010 ci ha, tra l’altro, risposto testualmente: “la Questura di Cuneo, alla quale sono state attribuite funzioni di Polizia di Frontiera sul citato aeroporto, con voli di linea extra Schengen omissis…
Attesa la carenza di personale presso la citata Questura, dopo periodi in cui ai servizi di vigilanza hanno concorso prima militari delle Forze Armate “Operazione Domino” e poi personale aggregato dal Settore Polizia di Frontiera di Limone Piemonte, attualmente i servizi di polizia presso l’aeroporto in argomento vengono espletati esclusivamente da personale della Questura”….(Roma il 28.01.2010).
Orbene, considerato che abbiamo una carenza organica di 60 unità e siamo in presenza di un processo di depauperamento che segue un trend esponenziale collegato a dinamiche nazionali (cfr: ogni hanno vanno in quiescenza nr. 3000 colleghi circa e ne vengono assunti mediamente nr. 600), come possiamo continuare a garantire, senza alcun aiuto, i “servizi di vigilanza presso l’Aeroporto di Cuneo Levalgidi svolgendo funzioni di “Polizia di Frontiera” senza far “chiudere” la Questura ovvero ridurre al minimo quelle pattuglie operative necessarie per garantire la sicurezza dei cittadini?
In quest’ottica, oltre a destare, nei limiti del possibile, l’attenzione del Dipartimento della P.S. e dell’opinione pubblica abbiamo chiesto espressamente al Segretario Generale Nazionale del S.I.A.P. dr. Tiani un impegno eccezionale e diretto per raggiungere lo scopo di un immediato potenziamento d’organico c/o la Questura di Cuneo (tentando tra l’altro di agevolare i movimenti di coloro che all’interno della Provincia hanno richiesto di essere trasferiti in Questura) e l’istituzione di un posto fisso di Polizia c/o l’aeroporto in argomento, da far gestire alla specialità della Polizia di frontiera aerea.

- Inoltre, il “S.I.A.P.” scende in Piazza per rivendicare il diritto di essere pagati per le prestazioni effettuate, in modo integrale e secondo gli standard assicurati c/o altre sedi commisurabili, come la Questura di Asti.
Del resto, dopo aver notificato raccolto (in soli tre giorni), le diffide di nr. 125 colleghi, stiamo ancora aspettando una risposta da parte delle autorità interessate. Si tratta di un silenzio “assordante” che non aiuta, a nostro parere, a risolvere e capire quelle problematiche locali che sono alla base d’ingiustificati ritardi nei pagamenti degli emolumenti accessori.

- Infine il S.I.A.P. evidenzia il “rischio” collegato ad un’interpretazione del D.Leg.vo 150/2009 che questa O.S. ritiene “illegittima” (fonte dichiarazione del 05.02.2010), con la quale si vuole escludere, ex lege, almeno il 25% dei colleghi da qualsiasi trattamento accessorio collegato alla performance individuale. E’ a rischio la “specificità” delle funzioni di Polizia…. (ved. volantino allegato).

In estrema ratio, il “S.I.A.P.” in modo responsabile, trasparente, legittimo e propositivo si attiva, in tempo debito, per agire in difesa dei nostri diritti, nei limiti delle nostre possibilità….il resto sono chiacchiere che valgono “zero”.


La Segreteria Provinciale S.I.A.P.