domenica 31 gennaio 2010


15.02.2010: il S.I.A.P. scende in Piazza”!!!!
“Questura: si chiude?”
Dopo aver esautorato:
- l’Anticrimine;
- il Pol.to di quartiere..
vogliamo chiudere definitivamente?

Il S.I.A.P. si è impegnato in una dura vertenza “nazionale” per avere presso l’Aeroporto Levaldigi:
1) un “Posto fisso di Polizia” affidato alla specialità della Polizia di Frontiera aerea;
2) il personale ed i mezzi adeguati per tutelare i poliziotti ed i cittadini coinvolti in tale progetto.
In sub-ordine, vista la prossima assegnazione di migliaia di poliziotti che hanno terminato i corsi di formazione, il nostro obiettivo è quello di ottenere:
- un potenziamento adeguato di colleghi in Questura, per sopperire ad un turno “in terza” presso l’Aeroporto di Cuneo Levaldigi fino a quando non sarà istituito il “posto fisso”.
In breve, abbiamo con forza e nei nostri limiti alzato il livello dello scontro per “centrare” degli obiettivi d’interesse generale.

Del resto, è noto a tutti che istituire un turno in quinta presso l’Aeroporto di Cuneo Levaldigi, con le poche risorse a disposizione in Questura, è di fatto impossibile a meno di non voler far fare la fine dell’Anticrimine anche alla Squadra Mobile, all’U.P.G.S.P., alla Digos etc... Vogliamo davvero sostituire il “metro notte” presso l’Aeroporto di Cuneo Levaldigi?

Quindi, una domanda sorge spontanea:
- vogliamo far chiudere la Questura di Cuneo?

Questa è la domanda che avremo voluto rivolgere, il 25.01.2010, al Sottosegretario all’Interno Sen. Michelino Davico il quale invece di presentarsi all’orario prefissato, ovvero alle ore 18.00 ha fatto aspettare le delegazioni sindacali coinvolte fino alle ore 22.00 circa……….
La delegazione del SIAP ha atteso fino alle ore 20.00 poi, in assenza di utili indicazioni, abbiamo ritenuto di dover trarre le conseguenze di un comportamento (cfr: far aspettare le delegazioni sindacali, il Signor Questore ed il Signor Vicario del Questore, senza neppure avvertire), che si commenta da solo.

In data 27.01.2010, il Direttivo del S.I.A.P. ha quindi deciso, all’unanimità, di organizzare un presidio di protesta innanzi alla Questura per destare l’interesse degli organi d’informazione, partendo da una considerazione preliminare:
- se la Questura di Cuneo ha una carenza organica di 60 unità, è giunto il momento di chiudere o dobbiamo agonizzare lentamente?

In breve, dalle ore 12.00 alle ore 15.00 del 15.02.2010, scenderemo in Piazza per:
- chiedere più mezzi e più risorse, considerata la prossima assegnazione di migliaia di colleghi usciti dalle Scuole di formazione;
- denunciare all’opinione pubblica l’illogicità manifesta di esautorare l’Anticrimine, la Digos, la Mobile, l’UPGSP etc… per svolgere delle mansioni che non ci competono presso l’Aeroporto di Cuneo Levaldigi;
- rivendicare il diritto di essere pagati integralmente ed in tempo utile.

“Le ragioni della protesta”

Oggetto: Vertenza “SICUREZZA”.
Problematiche specifiche in Provincia di Cuneo.

Al Sottosegretario all’Interno Sen. Michelino Davico
E, p.c.:
Al Segretario Generale Nazionale SIAP Tiani dr. Giuseppe

Alla Direzione “La Stampa” di Cuneo

Segnalo le seguenti problematiche che avranno riflessi sulla sicurezza dei cittadini:

1) GRAVE CARENZA DI MEZZI E DI PERSONALE

- L’applicazione dell’art. 72 L. 133/08 determinerà, in Provincia di Cuneo, entro il corrente anno la perdita di molti colleghi che andranno in pensione, i quali non verranno sostituiti. Tale ulteriore riduzione dell’organico a disposizione è, specie per una “piccola” Questura come quella di Cuneo, una situazione inaccettabile che si ripercuoterà inevitabilmente sulle condizioni di “sicurezza” dei cittadini e degli operatori di Polizia.

- Del resto, a fronte di una pianta organica di circa nr. 220 unità, attualmente operano in Questura circa nr. 160 colleghi. Così, a titolo d’esempio cito che presso la Divisione Anticrimine operano nr. 6 colleghi dei quali tre quasi sempre impegnati in servizi di ordine pubblico.
In breve, vi sono più case di reclusione, in Provincia di Cuneo, che operatori assegnati alla Divisione Anticrimine i quali dovrebbero, tra l’altro, lavorare in stretta sintonia con il “Magistrato di Sorveglianza” e con le altre forze di Polizia per prevenire i “reati”.

- L’omessa attuazione di un “Posto di Polizia” presso lo scalo aereo di Cuneo Levaldigi, si ripercuote sul personale in servizio presso la Questura di Cuneo, in modo inaccettabile.
Questa è una priorità per la quale è in atto una vertenza a livello nazionale.
Il S.I.A.P. ritiene con non possono essere ulteriormente sacrificate le attività lavorative che ci competono presso la Digos, la Squadra Mobile, l’UPGSP, la Divisione Anticrimine etc. per svolgere ruoli che sono propri della Polizia di Frontiera Aerea!

- L’età media dei Poliziotti è di circa 42 anni e vi sono diverse esenzioni per i “servizi esterni” collegati a “motivi di salute”.

- I colleghi in servizio alla Digos ed alla Squadra Mobile hanno a disposizione poche autovetture “civili” vecchie e con troppi Km., di fatto insicure ed inadeguate per effettuare i servizi di scorta alle numerose personalità che transitano nella “Granda”, ovvero per le altre esigenze operative. Talvolta diviene difficile reperire un’autovettura in grado di “circolare”.
In effetti, servono almeno un’autovettura blindata (per i servizi di scorta), ed altre quattro autovetture “civetta” per i vari servizi operativi.
- All’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, che ha un grande rilievo operativo, per la grave carenza di personale, non si riesce a garantire l’uscita di due “volanti” di notte.

- L’Ufficio Immigrazione è in perenne difficoltà.
In particolare, i colleghi sono sottoposti ad uno “stress” eccessivo collegato all’ingente carico di lavoro da trattare quotidianamente e non hanno a disposizione neppure un adeguato piano di lavoro, ex D.Leg.vo 81/08Inoltre, non vi è in atto alcuna misura preventiva volta a limitare la diffusione di patologie contagiose.

- L’Ufficio Telecomunicazioni ha già perso l’ausilio di un operatore invalido e, nei prossimi mesi, andranno in pensione altri due colleghi.
In sintesi, i pochi operatori rimasti sono obbligati a triplicare gli sforzi ed a rinunciare ai propri diritti. Tale situazione non è ulteriormente sostenibile.

- I colleghi in servizio presso il Posto Polizia Ferroviaria (di Cuneo e Bra), hanno una condizione logistica (in termini di spazio a disposizione), insostenibile. Manca, in particolare, una sala attrezzata per la “trattazione dei fermati”.
Al posto di Polizia Ferroviaria a Bra mancano addirittura i bagni (quelli fruibili sono troppo distanti ed obbligano i colleghi ad esporsi alle intemperie).

- Il Distaccamento Polizia Stradale di Saluzzo ha come stabile di riferimento un fabbricato costruito per uso di “civile abitazione” che si sviluppa su due livelli. Si tratta, in breve, di una casa concessa in locazione, priva di adeguate strutture di supporto necessarie per le esigenze di una Caserma con Uffici. Da troppi anni, ormai, si parla della opportunità di uno spostamento di tale “Distaccamento di Polizia” in un’altra sede idonea.

- Il Distaccamento di Polizia Stradale a Bra, dovrebbe presto diventare una “Sottosezione”, per svolgere i servizi sull’autostrada CN-AT. Orbene, servono almeno 15 dipendenti in più per far fronte alla trasformazione in atto. Allo stato attuale, è previsto il potenziamento di circa 10 unità (che potrebbero essere di meno, in relazione alle “emergenze nazionali in atto”).

- Il Distaccamento di Polizia Stradale a “Ceva” ed il posto “Polizia Postale e delle telecomunicazioni” a Cuneo, sono accumunati dall’avere una carenza di risorse umane, da pianta organica, del 50%. Ogni altro commento appare superfluo.

- E’ necessario prevedere, in Provincia di Cuneo, una rapida e globale riorganizzazione delle “risorse informatiche” attualmente a disposizione per poter utilizzare, tra l’altro, la “posta elettronica certificata” in grado di garantire un enorme risparmio.
Allo stato attuale mancano i P.C. ed il materiale di rapido consumo.

F.to il Segretario Provinciale

“Notifica diffida collettiva: nessuna risposta”

Nonostante la richiesta trasversale di ben nr. 125 poliziotti che in soli tre giorni hanno liberamente sottoscritto una diffida con l’esplicita richiesta di conoscere le motivazioni nei ritardi dei pagamenti che creano sistematicamente un danno ingiusto, nessuna risposta è giunta dal Signor Prefetto e dal Signor Questore.

Del resto, è’ passato più di un mese dalla notifica delle diffide e niente è cambiato.
Abbiamo pertanto richiesto alla “Segreteria Nazionale” d’intervenire attraverso l’organo deputato alla risoluzione delle controversie ovvero attraverso il Dipartimento della P.S. “Ufficio Relazioni Sindacali”.Riteniamo infatti che vi debba essere un limite nei ritardi dei pagamenti, a parità di condizioni, oltre il quale l’Amministrazione deve farsi carico di verificare i motivi dell’inadempimento contrattuale informando i lavoratori interessati circa i correttivi organizzativi apportati.
Inoltre, vorremmo poter dare il nostro contributo per tentare di risolvere le problematiche locali, attraverso il ricorso a tutti gli strumenti contrattuali disponibili.
L’esito dell’iniziativa verrà comunicato non appena possibile.
Ad ogni buon fine, durante il presidio del 15.02.2010 informeremo l’opinione pubblica del danno finora patito dai Poliziotti in Provincia di Cuneo, anche a causa dei ritardi ingiustificati nei pagamenti.


Aeroporto Levaldigi: esito incontro del 29.01.2010”
Riportiamo la posizione del “S.I.A.P.” messa a verbale:
Prot. n. 12 del 29.01.2010

Oggetto: Turni di servizio presso lo scalo aereo di Cuneo-Levaldigi.
Parere del SIAP in ordine all’incontro odierno.

Al Signor Questore di Cuneo

^^^^ Vista l’informazione preventiva con la quale l’Amministrazione propone, per lo scalo Aereo in oggetto un turno in “terza” con orario:
06.00 – 12.00; 12.00 – 18.00 e 18.00 – 24.00
- il direttivo del “S.I.A.P.” riunitosi in data 27.01.2010 ha dato mandato al sottoscritto, di articolare la seguente determinazione:
A) Resta e resterà prioritaria ed indispensabile per questa O.S., l’istituzione di un “Posto fisso di Polizia da far gestire alla “Specialità della Polizia di Frontiera”, così come di norma avviene negli altri aeroporti d’Italia.
Ogni altra soluzione, con l’attuale organico, resta di difficile attuazione ed incide sistematicamente sui diritti dei Poliziotti in servizio presso la Questura di Cuneo nonché, in linea generale, sulla capacità di ogni Ufficio di poter garantire un livello minimo di pattuglie operative sul territorio ovvero di poter espletare le pratiche amministrative necessarie.
In effetti, l’organizzazione attuale dei servizi presso lo Scalo Aereo di Cuneo Levaldigi, riproposta dalla S.V. è, in tal senso, fonte di sprechi e di ritardi i quali generano un pessimo servizio per la collettività.
Sul punto, a nome del “S.I.A.P.” le chiedo di rendere pubbliche le richieste finora fatte dalla S.V. al Dipartimento della P.S. per:
- vedere istituito “un posto di Polizia presso l’Aeroporto di Levaldigi;
- avere, nell’attesa, un adeguato potenziamento del personale (cfr: di almeno 10 unità) considerate le consistenti assegnazioni p.v. di coloro che hanno di recente ultimato i corsi di formazione
Al riguardo, il “S.I.A.P.” ha già intrapreso una vertenza presso il Dipartimento della P.S.- Ufficio Relazione Sindacale proprio per “denunciare” le problematiche summenzionate e tentare di contribuire ad una rapida e cristallina soluzione delle tematiche in argomento.
B) Nel frattempo, per senso di responsabilità il “S.I.A.P.” accetta l’indicazione della turnazione proposta dalla S.V., richiedendo però che si concretizzino le seguenti condizioni di equità e pari opportunità tra il personale impiegato presso lo scalo in questione, ovvero:
1) Non vi devono essere dipendenti che svolgono tutti i giorni i loro servizi presso lo scalo aereo in parola. In breve, basta operatori “fissi” che tra l’altro generano problemi d’impiego in sede di programmazione dei turni di servizio con particolare riferimento al “giorno di “riposo” ed alle altre assenze legittime;
2) Il turno in “terza” deve essere completato da ciascun dipendente coinvolto il quale poi deve riprendere la sua ordinaria attività presso i vari Uffici interessati;
3) Dovranno essere ritenuti preminenti i requisiti della “volontarietà” e della “professionalità”. In tal senso, dovrà essere considerata la frequenza di corsi di specialità recenti e non datati. Inoltre, quali requisiti minimi richiesti per l’impiego in parola dovranno essere verificate a monte l’effettiva abilitazione operativa agli archivi elettronici S.D.I. – WEB ed il possesso della patente ministeriale.
4) Si dovrà tentare, per quanto possibile, di garantire la presenza, per ogni turno di servizio, di un Ufficiale di P.G. e di un Agente di P.G.;
5) Si dovrà allargare, per quanto possibile, la “platea” di coloro che verranno impiegati in modo tale da permettere ad ogni dipendente coinvolto di esperire al massimo due turni completi, ogni mese, presso l’Aeroporto in oggetto. In tal modo non verranno paralizzate le attività dei singoli Uffici coinvolti.

In riferimento all’istituto della reperibilità pattizia il SIAP chiede che venga attuato solo su base volontaria. F.to Il Segretario Provinciale

Riportiamo le decisioni assunte e quanto espressamente dichiarato dal Signor Questore:
1) Per tre mesi continuerà il turno in terza (=decisione assunta a maggioranza qualificata);
2) Non verranno più inviati operatori fissi;
3) Si attuerà il criterio della rotazione, formando dei gruppi di 8/10 persone individuate nei vari Uffici coinvolti (in via sperimentale verranno ricompresi anche i colleghi in servizio presso la Digos e la Sq. Mobile), i quali svolgeranno i loro servizi presso l’Aeroporto per circa un mese;
4) L’Amministrazione vorrebbe individuare la figura di un “Sostituto Commissario” Responsabile dei servizi presso lo scalo in questione. (N.B.: il S.I.A.P. non è d’accordo atteso che tale indicazione tende a scaricare su un unico soggetto le conseguenze collegate all’omessa attuazione di un posto fisso di Polizia in mano ad operatori adeguatamente specializzati).


“Polizia di Frontiera: diritto allo straordinario programmato

Con richiesta prot. n. 10/2010 del 25.01.2010 il S.I.A.P. ha attuato il c.d. “metodo partecipato” rivendicando e documentando il diritto dei colleghi interessati, in servizio presso il Settore Polizia di Frontiera di Limone Piemonte, di effettuare delle ore di straordinario programmato, viste le disposizioni del nuovo accordo nazionale quadro, entrato in vigore il 30.09.2009, in analisi comparata alle raccomandazioni attuative diramate dal Dipartimento della P.S.

La vertenza vede interessato, allo stato attuale, il Dirigente della 1^ Zona Polizia di Frontiera di Torino.

Se sarà necessario, così come è nello stile del “S.I.A.P.”, ci rivolgeremo al Dipartimento della P.S. per il tramite della Segreteria Nazionale.
L’esito della vertenza in atto, verrà reso noto nel prossimo comunicato.


“Polizia Stradale: migliorano i rapporti informativi”
Così come assicurato dal Signor Dirigente del Compartimento Polizia Stradale di Torino, durante l’incontro del 01.12.2009, sono stati aumentati i giudizi espressi con i “rapporti informativi” (relativi al decorso anno) per i colleghi in servizio presso la Specialità della Polizia Stradale.

Tale condizione di equità era stata una delle principali richieste che il “S.I.A.P.” aveva rivolto al Signor Dirigente del Compartimento il quale ha mantenuto fede alle promesse fatte.
In relazione poi, all’attuazione delle “disposizioni” relative ai pattuglianti il Segretario Lauria dr. Luca ha di recente rammentato al Responsabile del Distaccamento di Bra che i dati tendenziali indicati con tale disposizione non devono essere utilizzati per “spaventare” i colleghi.
Sul punto, il Dirigente del Compartimento durante l’incontro del 01.12.2009 è stato chiaro e categorico.

Ad ogni buon fine, se verrà iniziato anche solo un procedimento disciplinare originato dal mancato raggiungimento degli obiettivi quantitativi indicati con la disposizione in questione, il “S.I.A.P.” renderà di dominio pubblico l’equazione “almeno 20 controlli” = “almeno 20…..”.
Saranno in tal caso i “cittadini” a dirci se gradiscono tale uguaglianza….


La Segreteria Provinciale

venerdì 29 gennaio 2010


Aeroporto Cuneo - Levaldigi e reperibilità.

La posizione del SIAP messa a verbale in data odierna:


Oggetto: Turni di servizio presso lo scalo aereo di Cuneo-Levaldigi.
Parere del SIAP in ordine all’incontro odierno.

^^^^^
Vista l’informazione preventiva con la quale l’Amministrazione propone, per lo scalo Aereo in oggetto un turno in “terza” con orario:
06.00 – 12.00; 12.00 – 18.00 e 18.00 – 24.00
- il direttivo del “S.I.A.P.” riunitosi in data 27.01.2010 ha dato mandato al sottoscritto, di articolare la seguente determinazione:
A) Resta e resterà prioritaria ed indispensabile per questa O.S., l’istituzione di un “Posto fisso di Polizia da far gestire alla “Specialità della Polizia di Frontiera”, così come di norma avviene negli altri aeroporti d’Italia.
Ogni altra soluzione, con l’attuale organico, resta di difficile attuazione ed incide sistematicamente sui diritti dei Poliziotti in servizio presso la Questura di Cuneo nonché, in linea generale, sulla capacità di ogni Ufficio di poter garantire un livello minimo di pattuglie operative sul territorio ovvero di poter espletare le pratiche amministrative necessarie.
In effetti, l’organizzazione attuale dei servizi presso lo Scalo Aereo di Cuneo Levaldigi, riproposta dalla S.V. è, in tal senso, fonte di sprechi e di ritardi i quali generano un pessimo servizio per la collettività.

Sul punto, a nome del “S.I.A.P.” le chiedo di rendere pubbliche le richieste finora fatte dalla S.V. al Dipartimento della P.S. per:
- vedere istituito “un posto di Polizia presso l’Aeroporto di Levaldigi;
- avere, nell’attesa, un adeguato potenziamento del personale (cfr: di almeno 10 unità) considerate le consistenti assegnazioni p.v. di coloro che hanno di recente ultimato i corsi di formazione.

Al riguardo, il “S.I.A.P.” ha già intrapreso una vertenza presso il Dipartimento della P.S.- Ufficio Relazione Sindacale proprio per “denunciare” le problematiche summenzionate e tentare di contribuire ad una rapida e cristallina soluzione delle tematiche in argomento.
B) Nel frattempo, per senso di responsabilità il “S.I.A.P.” accetta l’indicazione della turnazione proposta dalla S.V., richiedendo però che si concretizzino le seguenti condizioni di equità e pari opportunità tra il personale impiegato presso lo scalo in questione, ovvero: 1) Non vi devono essere dipendenti che svolgono tutti i giorni i loro servizi presso lo scalo aereo in parola. In breve, basta operatori “fissi” che tra l’altro generano problemi d’impiego in sede di programmazione dei turni di servizio con particolare riferimento al “giorno di “riposo” ed alle altre assenze legittime;
2) Il turno in “terza” deve essere completato da ciascun dipendente coinvolto il quale poi deve riprendere la sua ordinaria attività presso i vari Uffici interessati;
3) Dovranno essere ritenuti preminenti i requisiti della “volontarietà” e della “professionalità”. In tal senso, dovrà essere considerata la frequenza di corsi di specialità recenti e non datati. Inoltre, quali requisiti minimi richiesti per l’impiego in parola dovranno essere verificate a monte l’effettiva abilitazione operativa agli archivi elettronici S.D.I. – WEB ed il possesso della patente ministeriale.
4) Si dovrà tentare, per quanto possibile, di garantire la presenza, per ogni turno di servizio, di un Ufficiale di P.G. e di un Agente di P.G.;
5) Si dovrà allargare, per quanto possibile, la “platea” di coloro che verranno impiegati in modo tale da permettere ad ogni dipendente coinvolto di esperire al massimo due turni completi, ogni mese, presso l’Aeroporto in oggetto. In tal modo non verranno paralizzate le attività dei singoli Uffici coinvolti.

In riferimento all’istituto della reperibilità pattizia il SIAP chiede che venga attuato solo su base volontaria.

F.to il Segretario Provinciale

Ciò detto è stata approvata, in deroga:
- la turnazione in terza per tre mesi.
- Inoltre il Signor Questore ha dichiarato di voler costituire dei gruppi di otto colleghi i quali andranno, pare ogni mese a rotazione, presso l'Aeroporto Levaldigi. I gruppi verranno presi da quasi tutti gli Uffici (molto probabilmente anche dalla Squadra Mobile e dalla Digos).

Infine, per richiedere con forza l'istituzione di un Posto fisso di Polizia in mano alla specialità della Polizia di Frontiera (vista l'autorizzazione ventennale concessa di recente alla Geac quale ente gestore dell'Aeroporto) e per denunciare le carenze di mezzi, di personale nonchè il ritardo ingiustificato nel pagamento degli emolumenti accessori, in data 15.02.2010 dalle ore 12.00 alle ore 15.00 il S.I.A.P. terrà un presidio di protesta innanzia alla Questura, conivolgendo i mass media.

La Segreteria Provinciale

domenica 17 gennaio 2010



Assemblee sui posti di lavoro per discutere del nuovo ANQ:
- il 26.01.2010 dalle ore 12.00 alle ore 14.00 presso il Distaccamento Polizia Stradale di Bra;
- il 29.01.2010 dalle ore 12.00 alle ore 14.00 in Questura (sala riunioni al primo piano - ex mensa).


All'incontro saranno presenti:
- il Segretario Provinciale;
- il prossimo Segretario Provinciale Lauria dr. Luca che analizzerà gli istituti più importanti ed indicherà le linee del S.I.A.P. durante gli incontri volti a perfezionare la c.d. "contrattazione decentrata".

L'occasione sarà altresì utile per spiegare il "metodo partecipato" voluto dal S.I.A.P.

Partecipare ad un'assemblea durante l'orario di servizio è un tuo diritto: non mancare.

La Segreteria Provinciale

venerdì 8 gennaio 2010


Ritardi nei pagamenti: adesso basta!

In soli quattro giorni 125 colleghi hanno sottoscritto la diffida con messa in mora notificata al Prefetto ed al Questore, con l'esplicita indicazione del "I° presidio di protesta programmato per il 15 febbraio".

Ecco, la lettera notificata ed il pre-stampato sottoscritto dai colleghi (gli originali, con le firme, sono in Segreteria):

Prot. 160/2009 S.P. 22.12.2009

Oggetto: Notifica diffida collettiva e contestuale messa in mora per il ritardo nei pagamenti degli emolumenti accessori e del conguaglio fondo incentivante anni 2007 e 2008.

Al Signor Prefetto di Cuneo
Al Signor Questore di Cuneo
E,p.c.:

Alla Segreteria Nazionale SIAP - Roma

^^^^^
Facendo seguito all’unita missiva prot. n. 51/2008 datata 18.06.2008, trasmetto in allegato i moduli con la diffida collettiva in oggetto sottoscritti, in soli tre giorni lavorativi, da circa il 70% dei poliziotti attualmente presenti in servizio, al di là di ogni vincolo associativo.

Al riguardo, preciso che il reiterato ed ingiustificato ritardo con il quale vengono pagati gli emolumenti accessori in questa Provincia, rispetto a quanto garantito in altre sedi commisurabili (ved. ad esempio ad Asti), è intollerabile.

Per questo motivo richiedo alle SS.VV.:
- una trasparente risposta in ordine ai motivi che hanno determinato il ritardo nei pagamenti di cui alla diffida collettiva in oggetto;
- un incontro urgente, aperto a tutte le organizzazioni sindacali interessate, volto a ricercare delle soluzioni rapide e risolutive. In difetto, confermo il “I° presidio di protesta” che il SIAP terrà il 15.02.2009 dalle ore 12.00 alle ore 15.00 innanzi alla Questura. Infine, evidenzio che se sarà necessario il “SIAP” organizzerà un’azione di tutela collettiva, in sede giudiziaria.

In allegato:
- i moduli con la diffida collettiva e contestuale messa in mora in oggetto;
- la pregressa missiva prot. n. 51/2008 datata 18.06.2008.


Il Segretario Generale Provinciale
Gargano dr. Michelangelo

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Allegato:

Oggetto: Diffida ad adempiere e contestuale messa in mora per interessi passivi collegati agli inadempimenti delle obbligazioni contrattuali di seguito specificate:
1) mancato pagamento del conguaglio relativo al fondo incentivante anni 2007 – 2008;

2) mancato pagamento degli emolumenti accessori relativi al mese di ottobre 2009.

Al Signor Prefetto di Cuneo
Al Signor Questore di Cuneo

^^^^
Noi sottoscritti, Poliziotti in servizio in Provincia di Cuneo, al di là di ogni vincolo associativo, diamo mandato al “S.I.A.P.” (Sindacato Italiano Appartenenti Polizia di Stato), di depositare la presente diffida in oggetto alle autorità in indirizzo.
Al riguardo, precisiamo che simili inadempimenti si ripetono nel tempo e ci provocano un danno economico rispetto alle condizioni di pagamento garantite in altre sedi di servizio, commisurabili. In tal senso, si fa notare che la questura di Asti (la quale si trova nelle medesime condizioni della questura di Cuneo, anche in riferimento alla recente chiusura della filiale della Banca d’Italia, avvenuta nel mese di novembre u.s.), ha già effettuato i pagamenti in argomento il giorno 11 dicembre 2009.
Infine, anche in previsione di una possibile azione giudiziaria chiediamo di conoscere le ragioni di tali inadempienze.
La presente vale quale atto d’interruzione dei termini di prescrizione.

________________________ (Luogo e data)


Cognome e nome Sede di servizio Firma

La Segreteria Provinciale