Nella giornata di ieri, 9 luglio 2013 alle
ore 10.30 stanza 63 del Ministero
dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza - Ufficio Relazioni
Sindacali- si è svolto l’esame congiunto avente ad oggetto le
questioni relative all’Apertura dell’Ufficio di Polizia di Frontiera Aerea di
Levaldigi e la chiusura dell’Ufficio di
Polizia di Frontiera c\o lo Scalo Aereo di Forlì.
La
Segreteria Provinciale SIAP di Cuneo, unica Segreteria Provinciale presente a
rappresentare gli interessi dei cittadini e dei poliziotti della provincia di
Cuneo, ha ribadito con forza la necessità di prevedere un aumento di
organico dell’istituendo ufficio che ricordo essere previsto in 15 unità (
10 agenti/assistenti, 3 sovrintendenti,
2 Ispettori) a tal proposito il
Responsabile dell’ufficio Risorse Umane del Dicastero:
·
non ha escluso che se ciò non avvenisse subito potrebbe
avvenire “in corso d’opera”;
· ha indicato la
necessità di acquisire tutte le domande di trasferimento per quell’Ufficio
prima di procedere alla sostituzione di coloro che attualmente vi prestano
servizio, personale che, qualora non presentasse specifica domanda,
verrebbe sostituito con personale adeguatamente formato che verrà assegnato appena possibile (il Questore
di Cuneo ha predisposto ordinanza con la quale si richiede al personale
interessato di presentare domanda di trasferimento “ministeriale” entro il
13 luglio 2013 non essendo sufficiente la domanda presentata in passato e diretta al Questore, le domande
verranno trasmesse direttamente all’ufficio Risorse umane)
·
Ha inoltre ribadito
che verrà effettuato il reintegro del
personale che dalla Questura, vorrà transitare
alla 1° Zona Polizia di Frontiera di Torino, presentando domanda di
trasferimento per l’Istituendo Ufficio di Polizia di Frontiera di Levaldigi.
Il
timore di molti colleghi è legato al fatto che in caso di chiusura
dell’Istituendo Ufficio di Levaldigi non vi sarebbe certezza della loro sorte.
In questa nota ho ritenuto inserire anche la vicenda di Forlì, trattata
nella medesima mattinata, al fine di
fornire ai colleghi indicazioni relative alla “sorte” dei poliziotti che
dall’aeroporto di Forlì, nel caso si procedesse alla chiusura, verrebbero
trasferiti.
.
Per
quello che riguarda il Posto di Polizia di Frontiera Aerea c/o l’Aeroporto di
Forlì Forlì, per il quale la Segreteria
Nazionale SIAP ha chiesto comunque, prima di procedere alla chiusura, di
attendere l’esito delle trattative in corso tra privati e finalizzate a
rilevarlo ( il fine è quello di non disperdere le professionalità dei colleghi)
significativo è l’indirizzo che ha trovato d’accordo il Ministero e le OO.SS.: verranno accontentati coloro che
hanno fatto domanda per una sede secondo la graduatoria e la disponibilità di
quell’Ufficio, tutti gli altri rimarranno in provincia di Forlì-Cesena e
saranno destinati nei vari Uffici della Polizia di Stato anche in sovrannumero.
Il parametro preso in considerazione sarà
l’anzianità di sede, intendendo per sede la provincia ove si presta servizio. (
es . arrivato in provincia di Cuneo nel 1995 sarò davanti nella graduatoria al
collega che è arrivato nel 1996 per la
copertura dei posti vacanti e rientranti negli avvicendamenti ).
Non
abbiamo la sfera di cristallo e non garantiamo che nella pessimistica
eventualità ciò accada, siamo abituati a raccontare i fatti e non ad
inventarli.
Ci
siamo occupati della questione Limone Piemonte/ Levaldigi con la coerenza che
ci caratterizza e ci siamo sempre presentati al Ministero per verificare che
fosse tutelato l’interesse dei cittadini e dei colleghi riuscendo a scongiurare
con raccolta firme, delibere ed interventi costruttivi la chiusura di Limone
Piemonte che altri avevano già svenduto per “quattro tessere” e che nonostante
ciò rivendicano come frutto del loro impegno.
…meditate colleghi!!!
Fatti non chiacchiere questo è il S.I.A.P
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